Quando i nostri clienti si approciano a noi per sostituire i vecchi serramenti e installarne di nuovi, noi li parliamo di dati termici, miglioramento prestazionale, sezione dei profili a taglio termico, ventilazione meccanica controllata, riduzione di emissioni, performance acustiche e tenuta all'aria, schermature solari esterne, certificazioni varie. Tutti belli argomenti di supporto alla teoria, ma la pratica, una volta istallati infissi di nuova generazione, vissuti e percepita la differenza, è ancora più interessante. Cosa significhi ridurre la dispersione termica degli edifici ce lo spiega in maniera semplice questo studio del MIT (Massachusset Istitute of technology). Lo studio intitolato Modifying Habits Towards Sustainability e sottotitolato A Study of Revolving Door Usage on the MIT Campus, ha valutato gli effetti dell'installazione di porte girevoli apri-chiudi automatiche, dove prima invece c'erano normali porte d'ingresso lasciate spesso aperte, in diverse aree del campus. I ricercatori del Mit hanno scoperto che con la sostituzione di due porte girevoli in un unico edificio potrebbero far risparmiare 75.000 chilowattora di energia all'anno. Il costo medio gornaliero dell'energia sprecata per via della fuoriuscita di aria negli ambienti del MIT è stato stimato in 13,10 dollari (al giorno) durante il periodo invernale. E secondo lo studio un tasso di utilizzo di porte girevoli del 75% può ridurre il costo a 7,66 dollari, mentre un utilizzo esclusivo di soluzioni girevoli lo abbassa a 2,83 dollari. Tale soluzione pensata e realizzata, che ha riguardato la sostituzione di porte d'ingresso, ha consentito di ridurre il dispendio medio di energia, misurato di circa l' 80-90% rispetto a prima. In pratica scegliendo soluzioni intelligenti a partire dagli infissi si può rimediare alla insensata dispersione termica e l'investimento si ripaga quotidianamente. Maggiori info su rivista bimestrale Casaclima - editore Quine Milano - n. uscita 68.